Ultima modifica: 20 Novembre 2019

CURA DELLA PERSONA

ALLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE
della Toscana
ALLE RSU
LORO SEDI

In queste ore è stata diffusa una nota a firma dei segretari territoriali di Firenze della FLC CGIL,
della CISL Scuola e della Gilda che tratta un tema sensibile che merita di essere sviluppato con
maggior rispetto ed attenzione, evitando semplificazioni che rischiano di indurre in errore coloro
che sono chiamati a responsabilità nell’affidare incarichi o nello svolgerli e di esporre a rischi
indebiti i titolari di diritti che in questo modo vengono ignorati e compressi. Ci riferiamo
all’assistenza dovuta agli alunni disabili. Il profilo del CS, come è noto, prevede mansioni di
assistentato materiale di natura non specialistica e dunque non riferibili ad alunni non
deambulanti o con grave disabilità. Gli alunni disabili in quelle condizioni vedono pregiudicato il
loro diritto allo studio e quello alla salute, i collaboratori scolatici che sulla spinta di errati
convincimenti vengono indotti ad effettuare trattamenti per cui non sono abilitati si espongono
gravemente all’esercizio di funzioni non previste dal profilo, le scuole nella persona del DS si
assumono ancora una volta una impropria responsabilità che invece è in carico all’ente locale.
A chi giova tutto questo? Non certo agli alunni e tantomeno ai collaboratori o alle scuole. Forse a
enti che organizzano corsi di formazione di circa 40 ore, utili sul piano della sensibilizzazione sui
temi dell’inclusione ma assolutamente carenti ed inadeguati sul piano professionale.
Quelle mansioni specialistiche sono riservate all’assistente socio sanitario il cui profilo è stato
definito nell’Accordo del 2001 tra il Ministro della sanità, il Ministro per la solidarietà sociale e le
regioni, per la individuazione della figura specialistica e per la definizione dell’ordinamento
didattico dei corsi di formazione che, di durata annuale, devono svolgersi per un numero di ore
non inferiore a 1000. Tale personale deve essere inquadrato nell’area “B” e non nella “A”.
Per questo la UIL ha chiesto la costituzione dell’area di assistenza socio sanitaria per l’inclusione
degli alunni disabili nelle sedi del MIUR per definizione dell’organico e della Commissione ARAN
per la revisione dei profili, prevista dal contratto.
Anche il riferimento ad una singola sentenza penale di terzo grado appare strumentale e
fuorviante. Per approfondire il tema abbiamo richiesto all’Ufficio Legale Nazionale un
approfondimento, ritenendo che la stessa si riferisca nel merito a vizi sull’impugnativa dell’ordine
di servizio. Ma questo non sposta i termini del problema.
Come potete vedere, anche in questo caso, la UIL, da sola, é impegnata a contemperare i diritti
degli alunni, delle famiglie con quelli di tutti i lavoratori e cerca, nel confronto aperto tra tutte le
componenti interessate, a partire dalle associazioni dei disabili, di focalizzare il problema alla
ricerca delle soluzioni concrete.

In allegato una scheda sulla cura della persona nel CCNL scuola.
Carlo Romanelli – Segr. Gen. Uil Scuola Toscana

firenze cura persona

LA CURA DELLA PERSONA NEL CCNL SCUOLA