Ultima modifica: 3 Agosto 2015

DSA

Cosa sono i Disturbi Specifici di Apprendimento (D.S.A.)

 “I Disturbi Specifici di Apprendimento interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica. Sono coinvolte in tali disturbi: l’abilità di lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sulla base dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione specifica: dislessia (lettura), disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo)” ( Linee  guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento)

La DISLESSIA:E’ il disturbo specifico di lettura e si caratterizza per la difficoltà ad effettuare una lettura accurata e fluente in termini di velocità e correttezza; tale difficoltà si ripercuote, nella maggioranza dei casi, sulla comprensione del testo DSA001
Figura 1 “Molti bambini dislessici riferiscono che le lettere sembrano “ballare” o essere sotto uno strato d’acqua 
 

La DISORTOGRAFIA:

E’  il disturbo specifico che riguarda la componente costruttiva della scrittura, legata quindi ad aspetti linguistici, e consiste nella difficoltà a scrivere in modo corretto.

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Figura 2 Esempio di scrittura: sono presenti  fusioni di parole, omissioni, inversioni di lettere….
 La DISGRAFIA:Riguarda la componente esecutiva, motoria, di scrittura; essa si riferisce  alla difficoltà di scrivere in modo fluido, veloce ed efficace. image005
Figura 3 Esempio di scrittura
 La DISCALCULIA:Riguarda il disturbo nel manipolare i numeri, nell’eseguire calcoli rapidi a mente, nel recuperare i risultati delle tabelline e nei diversi compiti aritmetici.  image007
Figura 4 : esempio di scrittura di numeri :  i numeri sono scritti in modo speculare

 

DSA: D COME….?
D come DISTURBO (disorder)Il termine disorder “,cioè  disturbo, utilizzato nei sistemi di classificazione internazionale dei disturbi mentali (ICD 10, DSM  IV), richiama il criterio di “ Discrepanza” , cioè differenza  tra quoziente intellettivo e abilità scolastiche ed è il criterio utilizzato per formulare le diagnosi di DSA. Infatti le persone con DSA sono INTELLIGENTI, ma hanno prestazioni al di sotto della norma per ciò che concerne una serie di azioni (come leggere, scrivere, calcolare) che implicano l’automatizzazione dei processi.
D come DIFFICOLTA’Queste difficoltà hanno effetti a volte importanti sugli apprendimenti e possono portare a situazioni critiche a livello psicologico, quali un sé scolastico negativo che si ripercuote sull’attribuzione dei successi alla fortuna (cause esterne al sé) e degli insuccessi alla propria incapacità o impegno. Da ciò conseguono un basso livello di autoefficacia e bassa motivazione, scarsa fiducia in sé e disistima.E’ per questo importante riconoscere i campanelli di allarme prima possibile per poter intervenire al più presto con percorsi individualizzati.
D come DIFFERENZALe difficoltà ci sono, e sono evidenti ma… perché non evidenziare anche altri aspetti?Se, per esempio, vivessimo in un sistema educativo che si basa sull’arte, ci sarebbero molte persone “DISartistiche”… O, se vivessimo in una cultura prevalentemente orale, i DSA non si manifesterebbero. Questo per sottolineare che , secondo il modello sociale delle differenze individuali, se c’è una difficoltà, questa dipende dalla cultura in cui siamo immersi. La nostra richiede prestazioni di letto-scrittura (Pollak, 2009) e le difficoltà delle persone con DSA possono essere accentuate dalle richieste scolastiche.

In base a questo modello i DSA rientrerebbero nelle differenze individuali, tipiche della

Neurodiversità umana, secondo cui gli individui possono pensare o comportarsi, per certi aspetti, ognuno in modo differente dagli altri, respingendo quindi l’idea che queste differenze siano necessariamente disfunzionali e che debbano essere “corrette” (Grant, 2009)

La ricerca  ha messo in evidenza che i DSA hanno peculiarità associate  alla capacità di processare le informazioni in modo globale, invece che in sequenza, e di pensare in modo visivo piuttosto che verbale; si è dimostrato che anche i bambini DSA tendono ad avere un alto  livello di pensiero divergente.

Di solito nelle persone DSA si riscontrano questi punti di forza:

  • Intelligenza
  • Capacità di memorizzare per immagini
  • Approccio inusuale e diverso alle materie scolastiche
  • Capacità di far collegamenti non convenzionali
  • Creatività e capacità di produrre nuove idee
  • Abilità nella soluzione di problemi che richiedono di immaginare soluzioni possibili

 Spesso i DSA non sono consapevoli delle proprie potenzialità e non le utilizzano, ma cercano di adattarsi a metodologie a loro poco congeniali; in realtà queste caratteristiche sono fondamentali per superare le barriere che possono incontrare.

Da qui la necessità di utilizzare strategie didattiche alternative.

COME SI MANIFESTANO
Per l’insegnante e per il genitore è importante conoscere come si presentano i DSA e quali siano le manifestazioni più comuni, per l’identificazione precoce.Elenchiamo alcune tra le più frequenti difficoltà caratteristiche per l’ambito della lettura, scrittura e calcolo, ma anche per altri ambiti spesso coinvolti quali la memoria, l’orientamento spazio-temporale, la motricità.Ogni studente ha le sue peculiarità: le difficoltà non si manifestano necessariamente tutte o nelle stesse combinazioni. Il seguente elenco vuole essere quindi una facilitazione nel riconoscere alcuni campanelli d’allarme, ed ha una finalità prevalentemente esemplificativa.
 LETTURA
Il bambino:

  • confonde le lettere simili graficamente (m-n; b-d-q-p; a-e) o che suonano simili ( t-d; f-v; p-b ecc.);
  • inverte le lettere (es. “introno” per “intorno”), ne omette, ne aggiunge;
  • legge una parola correttamente all’inizio della pagina, ma può leggerla in modi diversi prima di arrivare alla fine del testo;
  • commette errori di anticipazione, cioè legge la prima o le prime lettere e “tira ad indovinare” la parola a volte sbagliandola;
  • salta le righe/le parole;
  • legge lentamente, a volte sillabando.
SCRITTURA
Il bambino:

  • scambia lettere  visivamente simili per forma  (m-n; b-d) o suono (p-d; v-f)
  • opera riduzioni di gruppo (“pota” per “porta”);
  • compie fusioni o separazioni illecite (“lape” per l’ape);
  • omette lettere, sillabe o parti di parole o ne aggiunge (tvolo per “tavolo”);
  • compie errori ortografici;
  • può avere un tratto grafico poco leggibile, con difficoltà soprattutto con il corsivo;
  • commette numerosi errori in compiti di copiatura;
  • può usare in modo non armonico lo spazio sul foglio.
 NUMERI E CALCOLO
Il bambino ha difficoltà:

  • nella scrittura dei numeri e fa confusione tra i simboli matematici;
  • nell’enumerazione, nei cambi di decina e/o omette numeri;
  • nel recupero dei risultati nei calcoli rapidi o delle tabelline;
  • nelle procedure (calcoli in colonna, espressioni..);
  • di gestione dello spazio, con conseguenti problemi di incolonnamento  delle operazioni;
  • nella risoluzione dei problemi nonostante le integrità delle capacità logiche
ALTRE DIFFICOLTA’
Il bambino ha difficoltà:

  • nel riconoscere destra/sinistra;
  • nella memorizzazione e nel recupero di sequenze (giorni della settimana, mesi dell’anno, stagioni, alfabeto….);
  • nel dire l’ora e nel leggere l’orologio analogico;
  • in compiti di memoria a breve termine;
  • a memorizzare termini specifici delle discipline, date, epoche storiche, elementi geografici;
  • a orientarsi nello spazio e nel tempo;
  • motorie fini e impaccio motorio (allacciarsi le scarpe o i bottoni).
EVOLUZIONE E DSAI DSA sono disturbi EVOLUTIVI, dunque il momento più critico della loro manifestazione coincide con il periodo scolastico.  Le abilità di lettura, scrittura, e calcolo tendono a migliorare anche se il disturbo permane nel tempo.In Italia si stima che il 3-5% della popolazione in età scolare presenti un DSA, anche se sono molti i casi in cui i DSA non vengono riconosciuti con gravi conseguenze sia nella carriera scolastica che lavorativa.
(Fonte delle informazioni: Giacomo Stella, Luca Grandi, La dislessia e i DSA,, Giunti Scuola, 2011)